Con l’arrivo dell’estate l’idea di dover affrontare il caldo è spesso accompagnata del problema di combattere le zanzare per evitare il morso e quindi il prurito. Ben lontana invece è la preoccupazione delle malattie che le zanzare trasmettono all’uomo provocando ogni anno centinaia di migliaia di morti in tutto il mondo. Anche se in Italia ed in Europa il rischio di contrarre questo genere di malattie, che in alcuni casi possono avere conseguenze anche letali, è molto limitato non bisogna abbassare la guardia e attuare laddove possibile, tutte quelle misure volte a contrastarne la puntura: coprire la pelle con indumenti lunghi, utilizzare repellenti efficaci, evitare ristagni d’acqua intorno alle abitazione e laddove predisposte, chiudere sempre le zanzariere.
Ci sono più do 3000 specie conosciute di zanzare nel mondo ma solo 3 di queste sono responsabili delle malattie che colpiscono l’uomo, tanto piccole quanto pericolose, tanto da essere considerato il primo animale killer del pianeta (seguito dall’uomo, il tanto famigerato squalo si pone all’ultimo posto).
Alcune malattie sono già note da anni anche sul nostro territorio nazionale (West Nile Virus ), altre e molte, vengono, ad oggi riscontrate fortunatamente ancora oltre confine (Zika Virus , Chikungunya Virus , Dengue ) e ancora la più “storica” , ma purtroppo mai debellate sul nostro emisfero, la malaria.
Encefalite equina: allarme dalla Florida
I funzionari del Dipartimento della Salute della Florida hanno segnalato la diffusione di una malattia trasmessa dalle punture di zanzare infette. Ogni anno negli stati Uniti si registrano solo sette casi di infezione umana, ma i test regolarmente effettuati sui polli sentinella scongiurano l’aumento di contagio del virus all’uomo. Il Virus è stato infatti riscontrato su diverse “galline sentinella”, volatili regolarmente testate per rilevare la diffusione di patogeni come questi.
Generalmente solo il 4-5% delle infezioni provocano encefalite: soggetti maggiormente a rischio sono quelli che trasmettono molto tempo all’aperto e quelli di età inferiore ai 15 anni o superiori ai 50; l’Encefalite equina orientale ( EEEV- Eastern Equine Encephalitis Virus) è un rara infezione che colpisce il cervello. I sintomi della malattia in genere compaiono da 4 a 10 giorni dopo che una persona è stata punta da zanzara infetta; i casi gravi iniziano con l’insorgenza improvvisa di mal di testa, febbre alta, brividi e vomito e può progredire, dicono i Centri di Controllo americani, in disorientamento, convulsioni e coma. L’infezione risulta fatale nel 30% dei casi e può causare danni neurologici permanenti nei pazienti che sopravvivono.
Commenti Recenti